Società Agricola La Margherita: Fratelli Rega. La Storia

L’attività di allevamento Bufalino della famiglia Rega nasce nel 1992, traendo spunto dalla pluriennale esperienza nell’allevamento di vacche da latte, che ha caratterizzato la famiglia dalla fine del XIX secolo.

Il primo dei due insediamenti produttivi sorge a Ciorlano, piccolo comune campano al confine con il Molise, all’interno degli splendidi scenari naturalistici di quella che fu la reale riserva di caccia Borbonica di Torcino, da sempre annoverata tra i luoghi più belli ed incontaminati dell’intero “Regno delle Due Sicilie”. È proprio in questi luoghi che re Ferdinando IV, cagionevole di salute, riacquistò forza e vigore, dedicandosi alle passeggiate a cavallo e alla caccia.

Il concetto che ha portato alla creazione dell’azienda agricola parte dalle aule della prestigiosa Università di Scienze Agrarie di Portici, dove il fondatore Enrico Rega, allora studente, introdusse un totale rinnovamento nelle metodologie di produzione e di gestione delle aziende casearie.

L’allevamento rappresenta oggi una realtà innovativa per il suo settore, coniugando la più antica tradizione con concetti all’avanguardia come la sostenibilità e la responsabilità d’impresa. L’amore per l’allevamento e per la produzione casearia ereditata da Pasquale Rega – nonno del fondatore Enrico e famoso per i suoi prodotti già nel 1890 – è stato attualizzato con pratiche gestionali innovative. L’obiettivo fissato allora fu quello di creare un’azienda che potesse porre sul mercato un prodotto di qualità superiore, incentivando il rispetto per l’ecosistema, per gli animali e soprattutto per le persone.

Oggi tutto ciò si traduce nella Società Agricola la Margherita, gestita dai fratelli Luigi (32 anni) e Massimo (30 anni), e dalla sorella Maria Cristina (26 anni). Nell’azienda si lavora ogni giorno con amore, passione e dedizione, al fine di produrre il vero fiore all’occhiello dell’azienda, la mozzarella di Bufala Mediterranea Italiana BIOLOGICA D.O.P. Il metodo di allevamento Biologico certificato ha caratterizzato il focus della famiglia Rega che, nel 2012, si arricchisce e si amplia con la tenuta di Rocca D’Evandro dove ad oggi sono allevate circa 1600 bufale.

L’attenzione al benessere animale, partendo dal favorire per quanto più sia possibile l’estensione dell’allevamento e la nutrizione dei capi con una dieta priva di insilati e con basso apporto di proteine, rappresentano il core concept dell’azienda ed il potenziamento di queste prassi sarà alla base degli investimenti programmati per i prossimi anni. Il supporto reso dalla collaborazione con ANASB ha consentito un continuo miglioramento genetico sia per gli aspetti morfologici che per quelli produttivi, garantendo ottimi risultati per l’azienda biologica (che ha molte limitazioni rispetto a quello convenzionale).

Annesso ai 2 allevamenti la società ha realizzato il caseificio Ponte Reale “Gruppo Rega”, mantenendo la gestione familiare della struttura, ed è presente con i suoi prodotti sia sul territorio nazionale che in tutti i paesi dell’Europa occidentale, del Nord America e del Giappone.

Tenuta Vecchio Franco. La Storia

“L’ azienda denominata Società Agricola Semplice Tenuta Vecchio Franco, nasce quando mio padre negli anni ’80 decise di affacciarsi al mondo della zootecnia. La mia famiglia si è sempre dedicata all’agricoltura e mio padre, spinto dalla passione per questi splendidi animali, decise di acquistare una primissima bufala. Così giorno dopo giorno, ai piedi della collina di Altavilla Silentina, ha preso vita una piccola azienda bufalina che attualmente conta circa duecento bufale” – racconta Andreina Vecchio.

Andreina e le sue sorelle oggi conducono con grande dedizione l’azienda di famiglia, avendo ereditato con essa sin da piccole la grande passione per questa attività. Negli ultimi anni si sono dedicate agli investimenti e all’ammodernamento delle strutture: “[…]abbiamo puntato in primis nella tecnologia – dice Andreina – installando un nuovo impianto di mungitura, e nella sostenibilità ambientale con la produzione e l’utilizzo di energia rinnovabile”. 

“Il nostro rapporto associativo con ANASB risale al 2010, da sempre abbiamo effettuato selezione genetica con la raccolta dei dati prodottivi certificata dal sistema AIA. Negli ultimi anni, ci siamo molto avvicinate alla vita associativa grazie al lavoro svolto dagli esperti di razza: ci supportano con grande competenza e professionalità. Grazie alle valutazioni morfo-funzionali abbiamo la possibilità costante di conoscere al meglio le nostre bufale e di valorizzarle in tutto il loro potenziale con i dati ottenuti dalle valutazioni genetiche” – continua Andreina.

Società Agricola Semplice Tenuta Vecchio Franco11

I risultati del miglioramento genetico, infatti, non riguardano solo le caratteristiche morfologiche e quantitative del latte prodotto per singola bufala, ma si concentrano anche sulla resa della mozzarella senza tralasciare lo stato di salute e la longevità dell’animale, raggiungendo così alti gli standard di benessere.

“L’obiettivo futuro è sicuramente quello di migliorare l’azienda sempre di più, puntando soprattutto alla qualità della produzione di latte. Per raggiungerlo cerchiamo di formarci al meglio, grazie anche agli studi universitari. L’impegno e l’attenzione al benessere animale e alla sostenibilità ambientale sono sempre più alti, convinte che questi siano i veri pilastri di un’azienda zootecnica che vive in sinergia con la natura”.

Prove di Progenie 2020/2021

Anche quest’anno, sulla base dei lavori della Commissione Tecnica Centrale e degli Uffici ANASB, sono stati individuati 10 nuovi tori da utilizzare all’interno delle prove di progenie. Gli allevatori che aderiscono al piano, oltre ai nuovi tori, possono utilizzare 5 tori scelti nei cicli precedenti entrati recentemente in produzione.

Vi comunichiamo che è ancora possibile partecipare alla prova e acquistare le dosi di seme dei tori ad un prezzo concordato con i Centri Tori. In seguito alle richieste di chiarimento pervenute da alcuni allevatori ricordiamo che l’adesione al piano prevede l’acquisto di seme di almeno due tori da utilizzare su due gruppi di bufale, anche di piccole dimensioni. Gli interventi fecondativi possono essere effettuati in giorni diversi, e non obbligatoriamente in uno stesso momento.

I torelli selezionati sono:

Per maggiori dettagli e ulteriori informazioni potete contattare gli esperti di razza e i nostri uffici ai seguenti riferimenti. Per informazioni sulle caratteristiche dei soggetti in prova, rimandiamo al video di presentazione qui sotto:

Caseificio Cicatelli. La Storia

Caseificio Cicatelli. La Storia

“Mi chiamo Loris Cicatelli e sono nato nel 1975 da una famiglia di agricoltori. Fin da piccolo aiutavo la mia famiglia nella coltivazione dei campi. Crescendo questo mestiere mi ha appassionato sempre più, fino a consentirmi di dare vita a diverse aziende nel settore agroalimentare.”  É proprio l’amore ed il rispetto per la natura in tutte le sue forme e colori che spinge Loris Cicatelli a seguire gli studi agrari presso l’Istituto Tecnico di Eboli (SA). Una volta raggiunta la maturità, decide di dedicarsi alla vendita di prodotti caseari e insieme all’aiuto del fratello Adriano, nel marzo del 2009, fonda un caseificio per la produzione di mozzarella di bufala: Caseificio Cicatelli.

Caseificio Cicatelli, situato in un antico casale di famiglia, nel verde dell’oasi WWF di Persano, e circondato uno splendido uliveto, si concentra solo sulla produzione di prodotti di alta qualità, ricercando continuamente quel sapore senza tempo, tipico di una produzione che predilige la qualità sulla quantità. Così, in pochi anni, la produzione passa dalla lavorazione di 100 litri di latte di bufala al giorno a 5000 litri.

Da qui nasce l’idea di coronare il sogno del mio percorso formativo, creando un’azienda bufalina tutta mia” – racconta Loris Cicatellila mia missione da sempre è stata quella di allevare bufale nel rispetto del benessere animale e di selezionare solo i soggetti migliori”.

Sin dalla nascita l’azienda Cicatelli è associata ANASB. Contribuisce al miglioramento genetico con la raccolta dei dati produttivi certificati, con le valutazioni morfologiche e con il deposito di DNA della mandria allevata. Seleziona, inoltre, attraverso l’impiego dell’inseminazione strumentale al 100%, “[…]perché solo così” – afferma Loris Cicatelli“è stato possibile accelerare il progresso genetico della stalla”.

Cascina Le Copette. La Storia

Cascina Le Copette è un allevamento bufalino situato nella provincia di Torino la cui storia nasce nel 1978 quando la famiglia Bergia decide di acquistare i terreni e costruire una piccola stalla per allevare bovini da latte. “Nel 2002 abbiamo deciso di mutare l’azienda e di investire nel settore dell’allevamento bufalino. A quei tempi fu una forte scommessa perché la bufala si allevava principalmente al sud, in un clima caldo- umido differente da quello piemontese” – racconta Tiziano Bergia – “abbiamo iniziato con 45 bufale e con il passare del tempo, quasi senza rendercene conto, siamo cresciuti sempre di più”.

Una scommessa che si rivela vincente e che nel 2009 apre nuove strade quando partecipando al Bando PSR Sviluppo Rurale Insediamento Giovani prende avvio un ulteriore progetto di sviluppo: un caseificio per la trasformazione del latte in mozzarella e derivati. Nasce, quindi, Caseificio Le Copette.

Le Copette_azienda bufalina_Anasb
Le Copette_azienda bufalina_Anasb

Nello stesso periodo vengono svolti diversi interventi di ammodernamento delle strutture: come il cambio da lettiera permanente a cuccetta e l’ampliamento dei paddock. L’azienda decide allora di concentrarsi anche sulla selezione genetica avviando il rapporto associativo con ANASB. Grazie al supporto tecnico dell’ente, al rilievo dei dati produttivi, alla visita annuale dell’esperto di razza, ed unitamente alle figure professionali presenti nell’allevamento,  Le Copette arriva a contare 500 capi.

Le Copette_azienda bufalina_Anasb

Alleviamo i nostri animali con attenzione, punto centrale è il loro benessere” – dice Tiziano Bergia – “l’alimentazione delle bufale è curata nei minimi particolari, poiché un’alimentazione sana ed equilibrata è il primo passo verso la produzione di un latte che abbia caratteristiche tali da produrre latticini di alta qualità. Ecco perché ci occupiamo direttamente della lavorazione dei campi per la produzione di materie prime da destinare all’alimentazione delle nostre bufale.”

Le Copette_azienda bufalina_Anasb

Nel 2016 Le Copette intraprende una nuova sfida: allevare anche i bufali maschi per la produzione di carne da destinare alla trasformazione o alla vendita sottovuoto. Attualmente presso i suoi punti vendita sono disponibili svariati prodotti (carne fresca in sottovuoto e prodotti trasformati) la cui richiesta è sempre in aumento.

Le tue migliori Bufale da oggi sono Online

Con l’uscita a breve del nuovo Indice Genetico Bufale e Tori n° 39 verrà offerta ai soci la possibilità di consultare sul portale ANASB Online i propri soggetti aziendali pubblicati nelle tabelle bufale e manze, con e senza padre certo.

Le tabelle, in formato Excel, permetteranno di ordinare i soggetti per il filtro desiderato (es. indice IBMI, indice latte, indice resa, altro) e saranno liberamente scaricabili.

Le credenziali d’accesso al portale vanno richieste inviando una mail ad info@anasb.it, seguendo le indicazioni presenti sul nostro sito alla pagina ANASB Online.

Questa novità si aggiunge alle altre funzioni presenti su ANASB Online, il portale dei servizi che permette ai soci di visualizzare e scaricare utili informazioni relative al proprio allevamento.

Anasb Online Le tue migliori Bufale da oggi sono Online

In particolare i soci hanno a disposizione:

  • Depositi DNA e accertamenti di ascendenza dei propri capi;
  • Soggetti punteggiati e da punteggiare;
  • Tori aziendali abilitati alla monta naturale;
  • Medie produttive;
  • Consistenze aziendali;
  • Femmine senza deposito DNA.

Ricordiamo che il portale ANASB Online verrà progressivamente arricchito con nuove funzioni, strumenti e report per la gestione aziendale, ed è a disposizione per tutte le aziende sottoposte a controllo funzionale che hanno le credenziali di accesso.

Per chi fosse interessato anche a conoscere il valore genetico di tutti i soggetti aziendali indicizzati (tanto i maschi quanto le femmine), ricordiamo che può farne richiesta agli uffici ANASB mandando una mail ad info@anasb.it.

Link al portale ANASB Online

Manuale d’uso ANASB Online

Progetto Cibo e Sviluppo Sostenibile ANASB

Con l’obiettivo di valorizzare la ricerca sperimentale e favorire l’assistenza agli allevatori, nel 2018 ANASB ha partecipato ad un bando del settore agroalimentare dedicato ai dottori di ricerca – progetto PhD Cibo e Sviluppo Sostenibile (F.A.I. Lab) collocandosi al 6° posto nella graduatoria su 119 progetti presentati.

Il progetto è finanziato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per il tramite della Fondazione CRUI (Fondazione dei Rettori e delle Università Italiane) ed ha come focus principale quello di sperimentare l’utilizzo di metodi innovativi nel miglioramento genetico e l’adozione della genomica anche per la BMI. La candidata vincitrice del bando è risultata la Dr.ssa Mayra Carpio Gomez dell’Ufficio Studi Anasb, che nel periodo progettuale di 3 anni realizzerà importanti studi per la BMI.

Progetto Cibo e sviluppo sostenibile ANASB

I risultati del primo anno di attività hanno riguardato principalmente:

a) l’utilizzo di metodi statistici di analisi in grado di ottimizzare l’informazione fenotipica disponibile attraverso i controlli funzionali;

b) la ricerca di nuovi strumenti selettivi che identifichino animali più longevi ed efficienti;

c) l’inclusione nel calcolo degli indici i cosiddetti gruppi genetici.

Gli aggiornamenti effettuati sono sintetizzati in termini divulgativi nelle schede sottostanti e nello specifico riguardano:

  • un’analisi del pedigree per studiare la variabilità genetica e la struttura demografica della BMI;
  • l’implementazione dell’uso di gruppi genetici nella valutazione genetica;
  • l’analisi della longevità come carattere funzionale nel BMI.

L’utilizzo dei gruppi genetici nel modello di calcolo degli EBV è il metodo che è stato già utilizzato per la pubblicazione indice IBMI n.38 (Ottobre 2020) ed è stato oggetto di pubblicazione su riviste nazionali (Ruminantia) e internazionali (Frontiers).

La Longevità (Figura 1), è un carattere funzionale che ha avuto una crescente importanza economica negli ultimi due decenni ed ANASB sta sviluppando la metodologia per valutare geneticamente questo carattere, al fine di ottenere un indice genetico che migliori tale carattere nella BMI.

Il primo passo è identificare gli effetti non genetici che possono influenzare la longevità nell’BMI. Come risultati preliminari, è stata determinata la vita produttiva media per regioni/zone geografiche (Figura 2) o l’età al primo parto (Figura 3).

Progetto Cibo e sviluppo sostenibile ANASB
Figura 1. Schema di sintesi utile per evidenziare l’importanza economica che ha longevità.
Progetto Cibo e sviluppo sostenibile ANASB
Figura 2. Longevità media per regione nella BMI (CAM=Campania, LAZ=Lazio, NOR=Nord Italia, SUR=Sud Italia e Isole).
Progetto Cibo e sviluppo sostenibile ANASB
Figura 3. Distribuzione dell’Età al primo parto per regione (CAM=Campania, LAZ=Lazio, NOR=Nord Italia, SUR=Sud Italia e Isole) nella BMI.

Un altro importante studio che si sta sviluppando è il rapporto tra cellule somatiche (SCC) e caratteri legati all’apparato mammario. Le infezioni mammarie nel bestiame sono un grave problema che danneggia la salute degli animali, con conseguenti significative perdite economiche nel settore lattiero-caseario. Questo studio può essere utile per definire soglie affidabili per SCC e selezionare individui che favoriscono una diminuzione della sua presenza nel latte.

Sia l’analisi sulla longevità che il rapporto tra le cellule somatiche e l’apparato mammario sono lavori che sono stati preparati in vista del prossimo 24° Congresso ASPA che si terrà a Padova dal 15 al 18 giugno 2021. (https://www.aspapadova2021.org/site/)

I lavori svolti da ANASB e quelli in esecuzione indirizzano verso un’unica strada: continuare ad accelerare lo sviluppo ed il rilascio di nuovi indici genetici e, prossimamente, genomici. Questo al fine di fornire agli allevatori strumenti di selezione efficaci, immediati e moderni, che migliorino criteri di selezione relativi alla funzionalità (longevità, persistenza della lattazione, locomozione, altro), al benessere animale, alla resistenza alle malattie ed all’efficienza riproduttiva (fertilità, intervallo interparto, età al primo parto, facilità al parto).

L’azienda Rinna. La Storia

L’azienda Rinna. La Storia1

“Quando l’Azienda Rinna è stata ereditata nel 1993 da mio padre, Pietro Rinna – racconta Salvatore Rinna – contava circa 15 capi bufalini e un totale di circa dieci ettari di terra.”

Negli anni a venire l’azienda e il suo allevamento crescono, acquistando territori limitrofi e passando agli attuali 150 ettari di terreno. Anche il numero del bestiame aumenta, e nel giro di pochi anni passa a circa 1.150 capi bufalini allevati per la totale produzione di latte da destinare alla trasformazione in mozzarella di bufala.

Ma è nel 1995 che, con la sentita esigenza di valorizzare il proprio prodotto che prende vita un nuovo, brillante progetto: La Stella di Amaseno, un caseificio ad hoc per la produzione di mozzarella. Ancora oggi sito in Pratica, provincia di Frosinone.

La Stella di Amaseno. Azienda Rinna

L' azienda Rinna. Oggi

Con il tempo, il management e le strutture si sono ulteriormente sviluppate. Oggi, difatti, l’azienda consiste in due allevamenti bufalini, uno ad Amaseno (FR) ed uno a Pontinia (LT) e dal 2010 ne fanno parte anche i miei figli, Marco e Fabrizio .

Da qualche anno, inoltre, l’Azienda Rinna è socio di ANASB. Ciò permette di svolgere un lavoro che comprende il rilievo delle produzioni e quindi il monitoraggio dei diversi andamenti qualitativi e quantitativi, le valutazioni morfologiche delle bufale in produzione e dei tori abilitati alla monta naturale ed il miglioramento genetico della mandria. Anche l’utilizzo della tecnica dell’Inseminazione Strumentale ha visto un ampio utilizzo per velocizzare le tempistiche del progresso genetico.

Il nostro allevamento ha regole di base che si fondano sul rispetto del benessere animale e della sostenibilità ambientale, requisiti essenziali per una corretta gestione dei capi in allevamento e funzione della qualità delle produzioni.” afferma Salvatore Rinna.

“E’ il territorio di Amaseno che consente tutto ciò – sottolinea con orgoglio Salvatore – il nostro luogo conserva ancora una visione rurale del territorio, integrandosi perfettamente con le attività agricole e agro-artigianali connesse all’allevamento della bufala. Ed è proprio la bufala che assicura vitalità e progresso alle comunità locali e che influenza sapientemente le usanze del posto. La bufala è un’inimitabile risorsa zootecnica che assicura la continuità delle tradizioni e lo sviluppo di nuove attività.”

Masseria delle Rose. La Storia

Masseria delle Rose. La Storia

“Masseria delle Rose nasce nei primi anni del 1900 per mano del mio bisnonno, Arturo Noviello o addirittura di suo padre, Carmine, il che la farebbe collocare alla fine dell’800” – racconta Michela Noviello.

Un’azienda bufalina inizialmente costituita da solo 50 capi che riuscì a svilupparsi a tal punto da sostenere l’acquisto di altre 2 aziende. Una a Carinola e l’altra a Castel Volturno. Masseria delle Rose, nel contesto storico della sua nascita, si occupava anche della trasformazione del latte, producendo, quindi, la mozzarella di bufala campana.

Masseria delle Rose. Azienda Bufalina

“Arturo Noviello dedicò la vita all’azienda, alla famiglia e al bene comune. Grande imprenditore e Sindaco di Castel Volturno, morì assassinato il 17 dicembre del 1958.  E la sua uccisione suscitò grande scalpore.” – racconta la Noviello Masseria è il prodotto di una conduzione contraddistinta da grande responsabilità a cui è stata sotteso l’amore e il rispetto per la terra.”

Salvatore Noviello, nelle cui mani passò l’azienda, si dedicò anche ad altre attività: come la costituzione della PLB, Cooperativa di Produttori di Latte Bufalino, di cui fu Presidente. Lo stesso ruolo che ricoprì per l’Associazione Allevatori della provincia di Caserta. Salvatore Noviello credeva molto nella cooperazione degli allevatori zootecnici, dei produttori di materia prima e la creazione di quella cooperativa fu una novità importante perché la zootecnia.

Masseria delle Rose. Azienda Bufalina

Un successivo ricambio generazionale ci porta ai giorni d’oggi. Arturo Noviello (figlio di Salvatore) eredita Masseria delle Rose e con grande impegno e dedizione ne incrementa il patrimonio zootecnico e terriero, consapevole della sua particolare importanza per l’alimentazione della mandria. “Ciò garantisce uno stato di salute eccellente e una qualità superiore del latte, che si è delineata in una resa alla caseificazione eccellente, sfiorando i 28 punti come media nel 2016 e i 29 punti come media nel 2018.” – precisa Michela Noviello.

Masseria delle Rose. Oggi

Nell’ultima decade, con l’ingresso di Salvatore e Michela Noviello ogni segmento fondamentale dell’azienda viene curato da una prospettiva diversa che, grazie alla sinergia delle capacità acquisite ed ereditate, porta ad un risultato curato al massimo del suo potenziale.  

Masseria delle Rose. Azienda Bufalina

Complice del successo di questa realtà imprenditoriale è anche il contributo di ANASB che, attraverso l’erogazione di una serie di servizi, assiste Masseria delle Rose nel miglioramento genetico della mandria.

Sul futuro di Masseria delle Rose Michela Noviello ha le idee chiare: Immagino un’azienda che sfrutti la tecnologia nel miglior modo possibile, e il miglior modo possibile che conosco è il rispetto del benessere degli animali. Immagino un ‘azienda dove ogni capo è trattato come singolo.”

Le novità dell’Ufficio Studi ANASB. Le nuove frontiere del settore bufalino

Le novità dell'Ufficio Studi ANASB. Le nuove frontiere del settore bufalino

Il rinnovamento organizzativo e gestionale che ha interessato l’Associazione negli ultimi anni, rilanciando il ruolo di ANASB nel comparto, ha generato un nuovo interesse con un sensibile e continuo incremento della partecipazione da parte degli allevatori. Partendo dalle attività di selezione, favorendo la crescita del numero dei depositi di DNA, dei capi controllati e valutati, e ponendo al centro l’esigenza di strutturare l’Ufficio Studi in modo coerente e adeguato rispetto al valore patrimoniale, economico e sociale del settore bufalino.

Con l’ambizione e la consapevolezza di dover costituire un punto di riferimento per la comunità scientifica e gli allevatori, ANASB ha rafforzato e ampliato le proprie competenze tecniche nell’ambito dello studio e della ricerca con lo specifico obiettivo non solo di valorizzare il settore e soddisfare il fabbisogno di servizio e assistenza qualificata da fornire negli allevamenti, ma anche per affrontare, in un futuro ormai alle porte, la necessaria transizione dalla genetica alla genomica.

Le novità dell'Ufficio Studi ANASB. Le nuove frontiere del settore bufalino

In questo modo, partendo dallo studio degli effetti del piano di selezione realizzato negli ultimi trent’anni, utilizzando le analisi dei trend degli indici genetici relativi ai parametri produttivi delle bufale iscritte al Libro Genealogico, sono state introdotte nuove metodologie e avviati lavori di analisi e approfondimento, in particolare al fine di:

 

  • Stimare gli indici genetici relativi anche ai soggetti che presentano dati anagrafici mancanti, potendo così fornire una stima più accurata ed un maggior numero di capi indicizzati (gruppi genetici)
  • Evidenziare possibili correlazioni tra i valori delle cellule somatiche del latte con i principali caratteri legati alla mammella, in linea con l’obiettivo del nuovo indice di selezione aggregato IBMI
  • Aggiornare dati e informazioni inerenti ai caratteri morfologici della BMI che si sono modificati nel corso del tempo anche in funzione della direzione intrapresa ai fini del miglioramento genetico
  • Investigare sull’attuale situazione dei caratteri morfologici legati alla longevità funzionale ed alla fertilità delle bufale di razza mediterranea italiana (punti chiave e strategici per la competitività aziendale)

Per approfondire le pubblicazioni e conoscere le attività dell’Ufficio Studi Ricerca e Sviluppo di Anasb, clicca sui link a seguire.