Progetto Cibo e Sviluppo Sostenibile ANASB

Con l’obiettivo di valorizzare la ricerca sperimentale e favorire l’assistenza agli allevatori, nel 2018 ANASB ha partecipato ad un bando del settore agroalimentare dedicato ai dottori di ricerca – progetto PhD Cibo e Sviluppo Sostenibile (F.A.I. Lab) collocandosi al 6° posto nella graduatoria su 119 progetti presentati.

Il progetto è finanziato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per il tramite della Fondazione CRUI (Fondazione dei Rettori e delle Università Italiane) ed ha come focus principale quello di sperimentare l’utilizzo di metodi innovativi nel miglioramento genetico e l’adozione della genomica anche per la BMI. La candidata vincitrice del bando è risultata la Dr.ssa Mayra Carpio Gomez dell’Ufficio Studi Anasb, che nel periodo progettuale di 3 anni realizzerà importanti studi per la BMI.

Progetto Cibo e sviluppo sostenibile ANASB

I risultati del primo anno di attività hanno riguardato principalmente:

a) l’utilizzo di metodi statistici di analisi in grado di ottimizzare l’informazione fenotipica disponibile attraverso i controlli funzionali;

b) la ricerca di nuovi strumenti selettivi che identifichino animali più longevi ed efficienti;

c) l’inclusione nel calcolo degli indici i cosiddetti gruppi genetici.

Gli aggiornamenti effettuati sono sintetizzati in termini divulgativi nelle schede sottostanti e nello specifico riguardano:

  • un’analisi del pedigree per studiare la variabilità genetica e la struttura demografica della BMI;
  • l’implementazione dell’uso di gruppi genetici nella valutazione genetica;
  • l’analisi della longevità come carattere funzionale nel BMI.

L’utilizzo dei gruppi genetici nel modello di calcolo degli EBV è il metodo che è stato già utilizzato per la pubblicazione indice IBMI n.38 (Ottobre 2020) ed è stato oggetto di pubblicazione su riviste nazionali (Ruminantia) e internazionali (Frontiers).

La Longevità (Figura 1), è un carattere funzionale che ha avuto una crescente importanza economica negli ultimi due decenni ed ANASB sta sviluppando la metodologia per valutare geneticamente questo carattere, al fine di ottenere un indice genetico che migliori tale carattere nella BMI.

Il primo passo è identificare gli effetti non genetici che possono influenzare la longevità nell’BMI. Come risultati preliminari, è stata determinata la vita produttiva media per regioni/zone geografiche (Figura 2) o l’età al primo parto (Figura 3).

Progetto Cibo e sviluppo sostenibile ANASB
Figura 1. Schema di sintesi utile per evidenziare l’importanza economica che ha longevità.
Progetto Cibo e sviluppo sostenibile ANASB
Figura 2. Longevità media per regione nella BMI (CAM=Campania, LAZ=Lazio, NOR=Nord Italia, SUR=Sud Italia e Isole).
Progetto Cibo e sviluppo sostenibile ANASB
Figura 3. Distribuzione dell’Età al primo parto per regione (CAM=Campania, LAZ=Lazio, NOR=Nord Italia, SUR=Sud Italia e Isole) nella BMI.

Un altro importante studio che si sta sviluppando è il rapporto tra cellule somatiche (SCC) e caratteri legati all’apparato mammario. Le infezioni mammarie nel bestiame sono un grave problema che danneggia la salute degli animali, con conseguenti significative perdite economiche nel settore lattiero-caseario. Questo studio può essere utile per definire soglie affidabili per SCC e selezionare individui che favoriscono una diminuzione della sua presenza nel latte.

Sia l’analisi sulla longevità che il rapporto tra le cellule somatiche e l’apparato mammario sono lavori che sono stati preparati in vista del prossimo 24° Congresso ASPA che si terrà a Padova dal 15 al 18 giugno 2021. (https://www.aspapadova2021.org/site/)

I lavori svolti da ANASB e quelli in esecuzione indirizzano verso un’unica strada: continuare ad accelerare lo sviluppo ed il rilascio di nuovi indici genetici e, prossimamente, genomici. Questo al fine di fornire agli allevatori strumenti di selezione efficaci, immediati e moderni, che migliorino criteri di selezione relativi alla funzionalità (longevità, persistenza della lattazione, locomozione, altro), al benessere animale, alla resistenza alle malattie ed all’efficienza riproduttiva (fertilità, intervallo interparto, età al primo parto, facilità al parto).

Le novità dell’Ufficio Studi ANASB. Le nuove frontiere del settore bufalino

Le novità dell'Ufficio Studi ANASB. Le nuove frontiere del settore bufalino

Il rinnovamento organizzativo e gestionale che ha interessato l’Associazione negli ultimi anni, rilanciando il ruolo di ANASB nel comparto, ha generato un nuovo interesse con un sensibile e continuo incremento della partecipazione da parte degli allevatori. Partendo dalle attività di selezione, favorendo la crescita del numero dei depositi di DNA, dei capi controllati e valutati, e ponendo al centro l’esigenza di strutturare l’Ufficio Studi in modo coerente e adeguato rispetto al valore patrimoniale, economico e sociale del settore bufalino.

Con l’ambizione e la consapevolezza di dover costituire un punto di riferimento per la comunità scientifica e gli allevatori, ANASB ha rafforzato e ampliato le proprie competenze tecniche nell’ambito dello studio e della ricerca con lo specifico obiettivo non solo di valorizzare il settore e soddisfare il fabbisogno di servizio e assistenza qualificata da fornire negli allevamenti, ma anche per affrontare, in un futuro ormai alle porte, la necessaria transizione dalla genetica alla genomica.

Le novità dell'Ufficio Studi ANASB. Le nuove frontiere del settore bufalino

In questo modo, partendo dallo studio degli effetti del piano di selezione realizzato negli ultimi trent’anni, utilizzando le analisi dei trend degli indici genetici relativi ai parametri produttivi delle bufale iscritte al Libro Genealogico, sono state introdotte nuove metodologie e avviati lavori di analisi e approfondimento, in particolare al fine di:

 

  • Stimare gli indici genetici relativi anche ai soggetti che presentano dati anagrafici mancanti, potendo così fornire una stima più accurata ed un maggior numero di capi indicizzati (gruppi genetici)
  • Evidenziare possibili correlazioni tra i valori delle cellule somatiche del latte con i principali caratteri legati alla mammella, in linea con l’obiettivo del nuovo indice di selezione aggregato IBMI
  • Aggiornare dati e informazioni inerenti ai caratteri morfologici della BMI che si sono modificati nel corso del tempo anche in funzione della direzione intrapresa ai fini del miglioramento genetico
  • Investigare sull’attuale situazione dei caratteri morfologici legati alla longevità funzionale ed alla fertilità delle bufale di razza mediterranea italiana (punti chiave e strategici per la competitività aziendale)

Per approfondire le pubblicazioni e conoscere le attività dell’Ufficio Studi Ricerca e Sviluppo di Anasb, clicca sui link a seguire.

CIPAB e il miglioramento genetico. Componente di successo dell’allevamento bufalino

CIPAB e il miglioramento genetico. Componente di successo dell’allevamento bufalino

Scegliere la qualità nell’innovazione è la sintesi puntuale della nostra filosofiaafferma il Presidente del CIPAB Gabriele Di Vuolo Morfologia, caratteri lattiferi, produzioni della famiglia sono i requisiti fondamentali che ricerchiamo nei soggetti che valorizziamo per l’inseminazione strumentale”.

Come noto, tra le attività istituzionali del CIPAB (Consorzio di Incremento Produttivo degli Allevamenti Bufalini), costituito per la maggior parte da allevatori iscritti al Libro Genealogico appartenenti alle regioni della Campania, del Lazio e della Puglia, ci sono il supporto e l’assistenza del lavoro dei consorziati nel settore dell’allevamento e della sanità animale, la valorizzazione e il miglioramento delle produzioni dell’allevamento, l’assistenza tecnica ed in particolare l’impegno nella promozione di una specifica attività: il miglioramento genetico della specie bufalina.

CIPAB e miglioramento genetico. La chiave del successo dell’allevamento moderno

Con le sue attività il Consorzio ha certamente contribuito in modo significativo alla diffusione della cosiddetta Inseminazione Strumentale (IS) promuovendo, con i Centri Tori, iniziative e campagne divulgative al fine di avviare di anno in anno i riproduttori che vengono abilitati alla fecondazione artificiale per il miglioramento genetico della specie.

La nuova spinta del CIPAB all'innovazione

“La base allevatoriale diffusa è la forza distintiva del nostro consorzio che ha permesso di selezionare per le prove di progenie di ANASB, con cura e attenzione, i migliori giovani torelli tra quelli appartenenti agli allevamenti dei nostri soci. Il miglioramento genetico è oggi considerato una delle chiavi del successo dell’allevatore. Ed è anche la nostra missione.” – dice il Presidente del CIPAB. 

Seguendo tale direzione, di recente il CIPAB ha effettuato una rilevazione del fabbisogno formativo di interesse diretto degli allevatori registrando una forte richiesta sia su argomenti tradizionali come la “Tecnica di mascalcia”, le “Tecniche di fecondazione” e la “Mungibilità”, che su temi di carattere manageriale finalizzati alla “Innovazione nella gestione del dato aziendale”.

CIPAB e miglioramento genetico. La chiave del successo dell’allevamento moderno

In stretta collaborazione con l’Università Federico II, e con gli Esperti (veterinari, agronomi e zoonomi), che operano nelle aziende, nel corso del 2021 il Consorzio intende proporre agli allevatori, in raccordo con ANASB, servizi integrati di formazione e informazione, organizzati utilizzando sia interventi a distanza che in campo, in grado di dare un’ulteriore spinta all’innovazione.

Il prezioso supporto che il Consorzio intende realizzare consiste nel rendere gli allevatori sempre più consapevoli della necessità di partecipare a percorsi formativi in cui l’aggiornamento professionale deve integrarsi ad altri fattori di successo di tipo gestionale volti alla selezione e al miglioramento genetico della Bufala Mediterranea Italiana.