L’Azienda Agricola “Casabianca”, oasi verde sita nella piana di Fondi (LT) a sud dell’agro pontino, a circa 5 Km dalla costa mediterranea e a pochi chilometri dal Parco Nazionale del Circeo, presenta un’estensione di circa 90 ettari.

L’azienda è da sempre destinata all’allevamento della Bufala Mediterranea Italiana il cui latte appena munto viene lavorato direttamente in azienda, in una struttura dislocata a circa 500 metri dal centro aziendale, al fine di rispettare tutte le normative vigenti in materia sanitaria.

I principi sui quali da sempre si basa la gestione aziendale sono: passione, rispetto delle tradizioni e professionalità.
La sinergia di questi fattori ha creato i presupposti affinché l’azienda, da sempre impegnata anche nel rispetto del benessere animale, potesse raggiungere risultati straordinari.

“Qui tra questi pascoli verdi, grazie alla grande passione tramandata da generazioni ed alla professionalità redatta dai nostri studi (veterinaria e agraria), si attuano, nel rispetto di antiche tradizioni, le più recenti tecniche di allevamento, ottenendo così del latte genuino, pieno di bontà, che ben si presta alla trasformazione in mozzarella di bufala campana DOP”.

Uno dei fattori che ha contribuito a rendere grande quest’azienda è stato l’aver creduto nelle potenzialità della selezione genetica e quindi nell’utilizzo dell’inseminazione strumentale (IS).

“Tutto nasce da una semplice osservazione”, ci racconta Francesco D’Ausilio, titolare dell’azienda Agricola Casabianca e medico veterinario laureato all’università degli studi di Napoli Federico II, “era l’anno 1998, la mandria aveva una consistenza decisamente ridotta rispetto ad oggi, e dai controlli funzionali mi resi conto che due bufale avevano una produzione decisamente più alta delle altre, raggiungendo al picco della lattazione  ben 23 litri di latte, mentre le altre a malapena raggiungevano i 10 litri.

Tenuto conto che il gruppo di bufale in lattazione era unico e quindi alimentate tutte allo stesso modo, iniziai a chiedermi quale fosse la particolarità di quei capi. Ovviamente  l’unica risposta possibile era il diverso valore genetico. Così, nonostante le incertezze e le difficoltà del momento, iniziai ad utilizzare la IS in modo diffuso nella mandria, intraprendendo un percorso lungo ma alla fine redditizio, che ha portato un netto ed evidente aumento della produzione di latte. Durante questo percorso la sinergia con ANASB è stata fondamentale. Grazie alle prove di progenie ANASB, negli anni abbiamo avuto a disposizione per la IS un numero sempre maggiore di tori provati. Oggi sono diversi i tori indicizzati proveniente dall’azienda Casabianca e questo ci permette di utilizzare nel miglior modo possibile l’Indice IBMI, grazie al quale è possibile orientare la selezione in base alle proprie esigenze e agli obiettivi che si vogliono raggiungere.” 

“Il miglioramento genetico della Bufala Mediterranea Italiana, è stato un processo lento ed incerto. Abbiamo fatto tanti piccoli passi (anno dopo anno) che ci hanno permesso di raggiungere sempre nuovi obiettivi e di esplorare nuove “frontiere” della selezione.

Oggi la nuova frontiera della selezione della Bufala Mediterranea Italina è senza dubbio la genomica, grazie alla quale è possibile ridurre gli intervalli generazionali perché, ci si può basare fin da subito su dati attendibili che permetteranno a chiunque volesse intraprendere questo percorso di ottenere risultati in tempi relativamente brevi.

Il mio augurio è che i test genomici possano rapidamente interessare tutti gli allevatori, diventando ben presto uno strumento economico alla portatati di tutti.”

Per fare in modo che le potenzialità della genetica possano essere espresse al massimo è fondamentale creare le migliori condizioni ambientali possibili. In passato la BMI veniva definita come un animale rustico, che si accontentava di poco. In realtà è un animale generoso, in grado di adattarsi a tutte le condizioni e capace di dare il meglio se posto nelle condizioni ottimali di benessere: è per questo che abbiamo assicurato in azienda la presenza di tutti gli strumenti innovativi in grado di aggiungersi alla nostra continua osservazione e al buon senso che non guasta mai. Abbiamo dato più spazio per capo allevato, sia nella zona di movimentazione che nella zona dormitorio. Il ricambio d’aria è assicurato ampiamente dall’altezza dei dormitori e dalla brezza marina. Il riposo è ampiamente garantito, grazie anche alle ampie ombreggiature. Ogni stalla ha la possibilità di accesso continuo ad ampi paddock esterni. Inoltre spazzole rotative e il raffrescamento con acqua nebulizzata completano il quadro il cui tema centrale è “Benessere animale”.

Grazie al miglioramento genetico e al miglioramento del benessere animale abbiamo decisamente aumentato le produzioni e ridotto di circa un 20% il numero dei capi, creando così  un minore impatto ambientale. Per quanto riguarda i reflui zootecnici, abbiamo realizzato un grande sistema di stoccaggio, che ci permette  di trattare i reflui zootecnici come una vera risorsa. La frazione liquida viene  distribuita sui campi, con un nuovo carro botte di ultima generazione che analizza di volta in volta il refluo zootecnico e che ci permette di utilizzarlo al momento necessario e nelle giuste quantità, riducendo al minimo l’uso dei fertilizzanti chimici e salvaguardando l’ambiente.